Scooter nelle corsie preferenziali bici-bus, no grazie!
  • Scritto da jan
  • January 26th, 2016

Scooter nelle corsie preferenziali bici-bus, no grazie!

In questi ultimi mesi, anni (decenni?) si stanno approntando in Parlamento alcune modifiche sostanziali del Codice della Strada che riguardano direttamente o indirettamente i ciclisti. Gran parte di questo impegnativo lavoro si deve alla tenacia di Paolo Gandolfi, deputato PD ed ex Assessore alla Mobilità di Reggio Emilia, una delle poche città dove è stato introdotto in modo esteso il limite di 30 Kmh. Tra le pieghe delle modifiche al Cds vi è una norma che consente alle biciclette di usufruire delle corsie preferenziali destinate ai bus, pratica del resto già diffusa e regolarizzata in molte città italiane tramite semplici ordinanze. La norma in questione, però, estende tale facoltà anche a motocicli e ciclomotori, cosa ritenuta da più parti pericolosa per i ciclisti. L’On.Gandolfi, interpellato sulla questione ha dichiarato che “è giusto così”. Al contrario noi riteniamo che sia un passo sbagliato e forse anticamera all’utilizzazione anche di piste e sottopassi ciclabili da parte dei cinquantini con riflessi negativi a breve-lungo termine come dimostrano casi studio in Italia e in Europa. A spingere in questa direzione “permissiva” sono ovviamente i costruttori di due ruote a motore rappresentati da ANCMA ma anche alcune associazioni di parenti delle vittime della strada che motivano la scelta con una maggiore sicurezza per i giovani scooteristi costretti a zigzagare tra le auto in coda. L’Italia, è noto, è il paese dove è più diffuso l’uso delle due ruote motorizzate dovuto al lassismo degli amministratori che non regolamentano adeguatamente la sosta e gli accessi in Zone a Traffico Limitato per questi mezzi. Naturalmente ci sono eccezioni che dimostrano come assimilando le due ruote alle 4 ruote sempre motorizzate si può far crollare il numero di ciclomotori e motocicli circolanti spostando la modalità di mobilità sull’uso della bicicletta. E’ il caso di Ferrara dove la ZTL è interdetta a tutti i mezzi motorizzati e, al pari delle auto, sono allestiti per le due ruote a motore stalli di sosta esterni alla ZTL, anche se gratuiti. In questa città l’uso di detti mezzi, comprese le moto di grossa cilindrata è appena del 4,3% mentre quello delle biciclette è del 28,5%. Liberalizzare l’utilizzo degli spazi riservati ai ciclisti è un grandissimo errore, come dimostra il caso di Amsterdam, città simbolo della bicicletta che sta attraversando un periodo di crisi di questo mito dovuto proprio alla presenza di scooter nelle ciclabili e che ha fatto dire a Zelf Helmen (Infrastructuur del 16 novembre 2015) che siamo in presenza di “The End of Biking”. “Il numero di scooter in Amsterdam è passato da 8000 nel 2007 a oltre 30.000 nel 2014: una crescita del 275 per cento! Su alcune piste ciclabili in ora di punta, la quota di scooter è già 5-10 per cento. Due anni fa non c’erano motorini parcheggiati nella mia via, l’anno scorso ce n’erano sei; ora ne ho contati almeno dodici! I miei figli non possono più giocare sul marciapiede (…) Da ciclista abituale preferisco camminare ora. E ’diventato scomodo, chiaramente pericoloso, troppo pericoloso.” La “fine della bici” ha precedenti illustri: oggi solo il 12% dei pendolari di Pechino va al lavoro in bici, rispetto al 38% del 2000, secondo i dati del governo. Il governo olandese sta cercando di correre ai ripari prima che sia troppo tardi incentivando, in sostituzione, le bici elettriche perché scooter non è solo sinonimo di pericolo ma anche di inquinamento. I motori a 2 tempi, attualmente ancora in circolazione, funzionano mediante parziale combustione del carburante e dell’olio, ed emettono inquinanti molto più di un motore a 4 tempi, a parità di cilindrata hanno una capacità inquinante, in termini flusso di massa di HC e di benzene, 20-30 volte superiore. Sono, insieme agli autobus fatiscenti che continuano ad essere utilizzati, i principali responsabili dell’inquinamento acustico delle nostre città.

Il blog di cittainbici.it
Hey There!
What is This?